Ma nelle acque occidentali, accanto ai lustrini, si annidano anche insidie come la sopraffazione , la violenza, l’isolamento e l’alienazione in cui l’uomo, anziché protagonista, è vittima, prigioniero della sua stessa creazione. Un uomo sempre più solo e disperato, orfano di passato e di futuro.
Che fare? Come sfuggire a questo destino? Con quali mezzi e verso quale direzione? La Verità è sempre un passo oltre. Se la felicità è un’utopia, l’uomo non può desistere dalla sua perenne rincorsa. Ma il primo territorio dove cercarla non può che essere dentro se stesso. E se il mondo esterno è rappresentato da questa realtà, egli non può rinunciare a cambiarla.